Nanà a Milano
detto che nel nuovo ambiente milanese, dovesse apparire assai diversa da quello che ce l'ha descritta e tramandata lo Zola! Nessuna donna forse ebbe
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. L'orgasmo continuo e febbrile della sua ambizione non le permetteva di discernere se non quello che premeva a' suoi istinti felini di donna e alla sua
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ambiente, che l'idea spiritosa dell'Elisa aveva formato intorno ad essi. Un leggero, un lontano, un vago sospetto li prendeva: quello di poter sembrare
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volessi farmi dire tutti que' nomi, saresti bravo. Mi ricordo di quello di un solo: del conte Enrico O'Stiary. Lo conosci? - Di vista, - rispose Marliani
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. - Poumh? Filippo dalle sortite di Nanà era continuamente disorientato. Quello spirito pieno d'ordine, abitudinario, limitato e timido non capiva le
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prestito all'albergatore per servire la tavola. Nanà si riprometteva da quello spettacolo un gran divertimento tutto intimo. S'imaginava che nessuno di
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dodici giorni da quello del pranzo di Nanà. Il di lei ritratto era a buon porto, e molto riuscito. L'amore aveva fatto far miracoli al pennello di Enrico
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voce; e sul libretto infatti disegnò un sedici, che riuscì più rotondo di quello della Romea. - E poi una donna che si butta via in quel modo! È
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dissuaderla dal pensare ancora a quello scapigliato di Enrico, ed essa faceva di tutto per compiacere a sua madre e non ci riusciva. Chè anzi, il martello
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sportello di Nanà e spariva in esso. Quell'ombra, che alla luce appariva essere quella del marchesino Sappia, l'intimo amico di Enrico, usciva poi da quello
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sai quello che mi fai soffrire. Non farti insultare daccapo. - Ma crè nom de... che siano proprio tutti continuamente uguali questi signori uomini
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Rubieri. - Sì sì, m'hanno assicurato che il sindaco la stima assai, e fa tutto quello che lei gli suggerisce. - Non negherò che il conte sindaco abbia una
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prima quello che la legge gli concede di essere un minuto dopo? - Oh, caro marchese - ribattè il notaio - le chiacchere son chiacchere e i danari son
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sull'occhio per non essere creduti, brillanti a spasso e che non hanno difetti in fuori di quello di sprezzar troppo la roba straniera. Dopo lui
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lui dopo pranzo. - E dal Sala? - Anche. - E quello che cosa ti rispose? - Mi disse che ora non ha voglia di comperare carrozze usate. Ma stamattina è
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Accademia della crusca
